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Pizzeria Melisi, Ruislip: le eccellenze campane a Londra

di Giuseppe A. D'Angelo

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Pizzeria Melisi, pizza

Aggiornamento: il pizzaiolo Matteo Corso ha lasciato la pizzeria Melisi nel corso del 2018

La visita a questa pizzeria risale al 31/07/2016

La pizzeria Melisi ha aperto da poco nella zona di Ruislip, uno dei quartieri più periferici della Greater London. Un viaggio in metro di circa un’ora, che è stato ampiamente ripagato da un’esperienza fenomenale e completa al 100%. Merito del gentilissimo staff della pizzeria, e soprattutto del pizza chef Matteo Corso: che non ci ha solo fatto mangiare una pizza, ma ce l’ha fatta vivere.

La pizza
La pizzeria
Quanto costa
Come arrivare
Come l’ho scoperta
Partenometro

La pizza

Pizzeria Melisi, Margherita con bufala

Di solito quando una pizza è così buona tendo a riassumerla in una sola parola. E in questo caso la parola è: strepitosa. Da tempo non mi capitava di mangiare una pizza così buona a Londra. E da tempo non mi ritrovavo a dover viaggiare così lontano per andare a mangiare una pizza così buona, ma questo è un altro discorso.

Ma prima di cominciare a parlare di lei, la protagonista dei nostri sogni, mi preme di raccontare l’esperienza gastronomica così come l’ho vissuta io. E la prima portata che ci siamo fatti mettere a tavola io e la mia ragazza è stata una parmigiana di melanzane. E il sogno è cominciato proprio da lì. La ricca, succulenta parmigiana è stato l’inizio di una cavalcata di piacere che è terminata solo quando siamo usciti dalla pizzeria. Ad accompagnarla, un olio extravergine d’oliva al limone che ci è stato suggerito dallo chef, e che è stato un soffio di polvere d’angelo su un piatto già di per sé paradisiaco. E, come se non bastasse, dell’ottimo pane realizzato in casa e uscito fresco fresco tostato dal forno.

Pizzeria Melisi, Mediterranea

Ma siamo qua per la pizza, e della pizza dobbiamo parlare. La mia ragazza sceglie una Mediterranea, una bianca con pomodorini, peperoni arrostiti, cipolla rossa, olive, capperi e mozzarella di bufala a pezzetti messa a freddo. Io scelgo, indovinate un po’? Una Margherita con bufala. Che in questo caso va chiesta a parte, perché non è presente sul menù.

Piccola digressione. È bene che sappiate che il pizzaiolo mette la mozzarella di bufala a pezzetti a freddo anche sulla Bufalina. Mi ha spiegato che lo fa per preservare il sapore della Bufala sulla pizza, per poterne apprezzare tutta l’essenza. Avrei forse dovuto provarla a modo suo, ma dato che sono un testardo attaccato alle mie idee, gli ho chiesto di mettermela a metà cottura per farla sciogliere. Compito che è stato eseguito egregiamente.

Arrivano le pizze a tavola. A un primo sguardo ho avuto un dubbio sul cornicione, caratterizzato da qualche bruciatura che potete notare anche voi nelle foto. Dubbio fugato immediatamente al primo morso: pizza cotta alla perfezione, fragrante, con un cornicione cresciuto al punto giusto, soffice, dagli alveoli trasparenti, praticamente vuoto al suo interno.

Pizzeria Melisi, fetta di pizza Margherita

E alla prova del gusto? L’impatto è formidabile. La bufala si è sciolta rimanendo morbida e filamentosa, cacciando giusto un poco di latte che si è mischiato a insaporire la salsa di pomodoro. Salsa che era già straordinariamente gustosa di suo, con un retrogusto dolce che mi ha avviluppato fino all’ultima fetta. A un certo punto poi è successa una cosa strana: ho addentato qualcosa di particolarmente delizioso, che ha sballato le mie papille gustative per un lungo secondo. Tutt’ora non so a cosa sia stato dovuto: ho ipotizzato fosse una fogliolina di basilico ma dato che ce n’erano tante sul piatto mi sembra un po’ strano che solo una di queste mi abbia fatto quest’effetto.

Sulla Mediterranea vi riporto il parere, o meglio, la reazione della mia ragazza: in visibilio dall’inizio alla fine. Lei è particolarmente amante di frutta e verdura, quindi potete immaginare. Ma a potenziare l’esperienza ci ha pensato il nostro pizza chef Matteo, che ci ha offerto due spritz rivisitati per esaltarne il gusto. Ho assaggiato una fetta accompagnata subito da un sorso, e in effetti ci stava da dio. Altro che birra, la mia ragazza ha goduto di un abbinamento sensoriale mistico per tutta la durata della pizza. Tra l’altro, perché “rivisitato”? Per l’aggiunta di miele di castagno e rosmarino alla classica ricetta di Prosecco, soda e Aperol.

Pizzeria Melisi dessert, cannoli

E arriviamo alla fase dei dessert. Io ero già stato titillato a mezzo pranzo durante la conversazione con lo chef che mi aveva anticipato qualcosa sui suoi cannoli, di cui si fa rifornire cialda e ricotta per assemblarli in cucina, per cui ho puntato su quelli. La mia ragazza si è buttata, come sempre, su un classico tiramisù fatto in casa. Che dire… entrambi i dolci erano imbarazzanti per quanto erano buoni. Da tempo non mangiavo un tiramisù così perfettamente armonizzato tra il suo sapore e la consistenza spugnosa. I cannoli invece erano un vero e proprio giubilo per il parato, e a un certo punto ho quasi avuto la sensazione di essere tornato in Italia.

Ma insomma, c’è qualcosa che sia andato storto in questo pranzo? Perfino il caffè e i limoncelli offerti dalla casa hanno sigillato l’esperienza con un bacio. Per non parlare dell’assaggio dei salumi campani. E nonostante tutta quest’abbondanza, siamo usciti con le pance sì piene ma neanche lontanamente appesantiti. Bensì illuminati da un sorrisone grande come quello del gatto del Cheshire.

La pizzeria

Pizzeria Melisi, Matteo Corso pizzaiolo inforna

Il locale della pizzeria Melisi ha un design moderno ed elegante, con un’atmosfera decisamente rilassata. Ci si sente a proprio agio grazie agli interni open space, dove il bancone della cucina e il forno a legna occupano gran parte della sala: un contesto di show cooking che permette ai commensali ai tavoli di respirare e di sentirsi parte integrante della struttura. La prevalenza del bianco sulle tinte degli arredi rende il tutto ancora più riposante.

Il servizio è stato eccellente dall’ingresso ai saluti. Ci tengo a precisare, prima che i maligni insinuino, che non mi sono certo presentato al locale in veste di blogger, ma come sempre ho effettuato una prenotazione qualsiasi. Riconosco comunque che ci siano state delle attenzioni particolari nei nostri confronti: come ho già detto prima, molte cose ci sono state offerte. Credo però che sia principalmente dovuto al fatto che il locale è di nuova apertura, e vuole ora farsi conoscere puntando naturalmente sugli italiani come noi, interessati a quello che c’è oltre il piatto.

Pizzeria Melisi, la cucina

Matteo Corso è infatti uno chef che ci tiene a comunicare il cibo. La nostra esperienza è stata arricchita dalla sua conversazione: noi abbiamo dimostrato interesse per i prodotti elencati nel menù, e lui ha con piacere soddisfatto la nostra curiosità elencando dettagliatamente le provenienze dei suoi prodotti, i suoi fornitori, e i motivi delle sue scelte. Parlare di eccellenze campane in questo caso è più che giusto: gli ingredienti principali coprono una vasta area di provenienza tra le provincie di Benevento, Salerno e Avellino. Matteo stesso è avellinese, e si è formato come pizzaiolo nella sua provincia prima di arrivare a Londra, dove ha avuto la sua prima esperienza nella pizzeria Santa Maria di Ealing.

Per la prima volta ho trovato una pizzeria che favorisce la mozzarella del salernitano a quella del casertano. Ma la pizzeria Melisi non rappresenta solo il sud Italia. Il prosciutto crudo viene naturalmente dalla provincia di Parma, l’olio extra vergine d’oliva da Bardolino. E, sopresa, parte del fiordilatte arriva dalla provincia di Cuneo: Matteo ci ha spiegato che lo ha scelto perché interessato al progetto di una piccola azienda casearia che realizza formaggi con il latte delle mucche in alpeggio.

Pizzeria Melisi, pizzaiolo Matteo Corso

Come spesso accade, un’esperienza così ricca è stata possibile con la complicità di una domenica pomeriggio in cui il locale aveva pochi clienti. Ma sono questi i momenti migliori per conoscere qualcosa di più sul posto dove andate a mangiare. D’altronde non è un caso se le pizzerie migliori di Londra in cui abbiamo mangiato sono quelle dove lo staff ci ha arricchito l’esperienza al di là del cibo. Chi cucina bene lo fa con passione, e la passione non si comunica solo in cucina.

Quanto costa

Pizzeria Melisi, parmigiana di melanzane

La pizzeria Melisi è abbastanza economica sotto molti punti di vista. Una Margherita semplice costa £6.95. Stranamente, però, quello è anche il prezzo della Marinara, che generalmente ha un costo inferiore. La Mediterranea costa £11.45, ed è una delle pizze più costose del menù che sfiora i £12 senza mai superarli. La parmigiana di melanzane ci è costata £5.95: è la portata più economica degli antipasti, e mi sorprende, perché per dimensioni e ricchezza di sapori vale ogni singolo penny se non di più. Stesso dicasi per i dessert: sia il tiramisù che i cannoli costano solo £4.95, ma non si va oltre i £5.50 per il dessert della settimana.

Come arrivare


Pizzeria Melisi, 129 High Street, Ruislip, London HA4 8JY

La pizzeria Melisi si trova nella zona di Ruislip, ai confini estremi di Londra: per raggiungerla vi toccherà arrivare fino in zona 6 con le linee Metropolitan e Piccadilly. All’arrivo, però, la pizzeria si trova a pochi minuti di cammino dalla metro, al 129 High Street, all’angolo con Brickwall Lane. La zona è prettamente residenziale e di negozi. Il punto di interesse maggiore per una bella passeggiata digestiva è il Manor Farm Heritage Site, un luogo dove si conservano i resti medievali di una fattoria del XVI secolo e un granaio del XIII secolo.

Come l’ho scoperta

Pizzeria Melisi, pizze appena sfornate

Ormai Facebook ha capito che sono ossessionato dalla pizza: per cui mi ha proposto un link sponsorizzato della pizzeria Melisi. Quando ho aperto la pagina e ho dato un occhio alle foto sono saltato di gioia nello scoprire che una nuova pizzeria napoletana avesse da poco aperto a Londra: al momento in cui scrivo, Melisi ha infatti appena un mese e mezzo di vita. Ma a quanto pare si è già conquistata una buona clientela sul posto, e vari clienti che sono venuti anche da lontano. Inclusi me e la mia ragazza. Grazie a una pubblicità su un social network. Soldi ben spesi, ragazzi.

PARTENOMETRO

SMOKIN’ HOT: pizza eccellente, cottura perfetta, sapore squisito, ingredienti eccezionali. Non occorrono molte parole per descrivervi una pizza che da sola vale un viaggio fino ai confini di Londra.

E voi l’avete provata? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti.

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2 commenti

Alessia Dicembre 26, 2016 - 12:59 am

Sono capitata per caso sul tuo blog. Vivendo ad ovest ed incuriosita dal voto, 10 giorni fa sono andata a provare questa famosa pizzeria. 20.30 di sabato sera, locale quasi vuoto, ci aspettavamo una pizza da 10&lode, ma purtroppo la sufficienza non è stata raggiunta: entrambe le pizze bruciate, cornicioni crudi internamente in alcuni punti. Guardiamo incerti le nostre pizze (forse per troppo tempo) tanto da attirare l’attenzione del pizzaiolo Che sottovoce si rivolge al cameriere dicendo “ah Ma Sono italiani” – della serie sforniamo pure pizze bruciate agli stranieri ma non ai compatrioti. Dopo aver captato un simile commento mi aspettavo Che il cameriere educatamente venisse proponendo di rifarci una pizza mal riuscita a tutti gli effetti, ma nada. Ammetto Che la qualità dei prodotti è buona, Ma non servirà a farci tornare.

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Pizza Dixit Dicembre 26, 2016 - 1:24 am

Ciao Alessia, mi dispiace per la brutta esperienza. Spero proprio si sia trattato di un caso eccezionale, ma in ogni caso mi dispiace che sia dovuto capitare proprio a te. Spero proprio che la prossima volta che tornerò io possa confermare l’impressione che ne ho avuto la prima volta.

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