Home Regno Unito Sacro Cuore, Kensal Rise: una buona pizza napoletana a Londra, ma si può dare di più

Sacro Cuore, Kensal Rise: una buona pizza napoletana a Londra, ma si può dare di più

di Giuseppe A. D'Angelo

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Sacro Cuore Kensal Rise, pizza leggera

AGGIORNAMENTO ULTIMA VISITA: 19 luglio 2017

Nata da una costola di Santa Maria, la pizzeria Sacro Cuore di Kensal Rise ancora oggi rappresenta uno dei pionieri nel panorama della pizza napoletana a Londra. I titolari hanno anche aperto una seconda sede a Crouch End, di cui vi offro un’altra recensione. Io ho avuto modo di visitare la sede di Kensal Rise in più di un’occasione, e questo post è aggiornato alla mia ultima visita nel 2017.

La pizza (2017)
La pizza (2016)

La pizzeria
Quanto costa
Come arrivare
PARTENOMETRO

La pizza (2017)

Sacro Cuore Kensal Rise pizza tartufata

Apriamo con una montanara con mozzarella di Bufala come antipasto, abbastanza grande da poter essere divisa in due. Qui si cominciano già a notare le pecche dell’impasto, non molto leggero a dire il vero. Sul fronte ingredienti invece siamo sempre a cavallo: il sugo messo a condimento era spettacolare, e anche la mozzarella si difendeva bene.

Per le pizze, la nostra scelta è ricaduta su una Tartufata (bianca con mozzarella di Bufala, funghi e olio al tartufo) , e una special del giorno, che vedeva un sugo rosso con aggiunta di salsiccia, anche questa con funghi, Bufala e olio tartufato. Di nuovo, si riscontra la qualità degli indienti, ma anche il problema con l’impasto: poco delicato e abbastanza panoso nel cornicione. Una buona stesura e un cornicione basso però permettono di non accusare troppo il colpo. La base resta molto sottile e la fetta si piega a dovere.

Sacro Cuore Kensal Rise pizza special

In conclusione, non ci sono stati grossi cambiamenti nella qualità di questa pizzeria, che resta una scelta raccomandabile per palati non troppo esigenti ma che comunque sanno distinguere la differenza tra una qualunque pizza e una verace napoletana.

La pizza (2016)

Sacro Cuore Kensal Rise, pizza Bufalina

La prima volta che andai da Sacro Cuore fu con un gruppo di amici in una serata molto allegra. Ricordo che mangiai la pizza con piacere, ricordo che piacque a tutti. Soprattutto ricordo il male che ci facemmo con la pizza alla Nutella come dessert, ordinandone ben due (ma eravamo in sei, d’altronde).

Recentemente ci sono tornato con la mia ragazza, armato dello spirito critico che mi occorre per portare avanti questo blog. E… be’, devo dire che non mi è dispiaciuta, ma ci sono un po’ di cose che non vanno e di cui occorre parlare.

Inutile girarci attorno, basta guardare la foto della Bufalina sopra: il cornicione. Gonfio da un lato, schiacciato dall’altro. Anche la cosiddetta texture è un po’ strana, con una maculatura un po’ blanda e quell’aspetto ruvido e biancastro che caratterizza il cornicione-pane. Eppure vi assicuro che così non era. Certo, non era quella morbidezza eterea da nuvola che caratterizza le migliori pizze napoletane. Ma anche le foto che posto sotto testimoniano che di aria nel canale mollicoso ne passava.

D’altronde la foto della pizza Margherita Parmigiana presa dalla mia ragazza rende meglio: in questo caso il contesto è tutto più uniforme. E anche se non si tratta del cornicione più bello che abbia mai visto, ha sicuramente un aspetto più dignitoso per una pizza napoletana.

Sacro Cuore Kensal Rise, pizza Melanzane Parmigiana

Ma passiamo all’assaggio, che gli occhi non ci nutrono. Va subito detto che al centro l’impasto è leggero e sottilissimo, proprio come quello di una vera pizza napoletana. Le fette si piegano che è un amore, e in bocca si mastica con gusto. Quello che sicuramente non mi ha lasciato la pizza di Sacro Cuore è un senso di pesantezza: da questo punto di vista, promossa a pieni voti.

Ora però si passa al sapore, e qui la faccenda si fa un po’ più complessa. Mangio la mia Bufalina: molto buona. Ottima mozzarella, salsa e olio al punto giusto. Non esaltante, ma soddisfacente. Ora assaggio la Parmigiana: un’estasi di sapore. Comincio subito a invidiare la mia ragazza per la sua scelta, ma d’altronde la colpa è solo mia che mi ostino a prendere sempre la solita Bufalina, convinto come sono che non saprei godermi un’altra pizza allo stesso modo.

Per cui torno alla mia pizza. E improvvisamente ha perso tutto il sapore. Cosa è successo? Chiaro, ho assaggiato una pizza più buona, a paragone l’altra perde di carattere. Ma questo non dovrebbe succedere. Soprattutto, non con la regina delle pizze. Per cui continuo a mangiare e, anche se la considero sempre una buona pizza, non ho certo più lo stesso entusiasmo di prima.

Sacro Cuore Kensal Rise, impasto della pizza sottile

In conclusione? Qualcosa è andato storto quella giornata. Perché ho l’impressione che da Sacro Cuore le pizze le sappiano fare, ma forse non c’è il massimo impegno. O forse il pizzaiolo quel giorno non era di buon umore, che ne so. Purtroppo queste cose si possono valutare solo frequentando regolarmente una pizzeria, e non andandoci una volta ogni morte di papa.

D’altro canto io posso esprimere la mia opinione solo in base alla mia esperienza. E la mia opinione è che, anche se non eccezionale, la pizza di Sacro Cuore merita. Andateci, quindi. Provatela e fatemi sapere.

La pizzeria

Sacro Cuore Kensal Rise, pizzeria

Un ambiente molto tranquillo e dal numero limitato di tavoli, tipico di una pizzeria partenopea. Banco del pizzaiolo e forno a legna a fondo sala, protagonisti di tutto l’ambiente. Lo spazio è pero ampio, da ristorante: da Sacro Cuore non c’è pericolo di soffrire di claustrofobia, perché tra un tavolo e l’altro passa almeno mezzo metro. Ogni cliente ha tutto lo spazio che necessita per muoversi e stendere le braccia. Stessa cosa dicasi per il personale.

Quello che mi piace del locale è l’arredamento tutto in legno, che gli conferisce un aspetto molto rustico ma allo stesso tempo pulito. C’è un certo classicismo modernista qui, e se questi due termini assieme non vi dicono niente è perché io di arredamento non ci capisco una mazza. Quindi mi invento le cose cercando di esprimere quelle che sono le mie sensazioni. E la sensazione è che il locale cerca di rispettare l’ambiente classico di una pizzeria napoletana, ma in realtà strizza più l’occhio alla sobria eleganza di molti ristorantini londinesi moderni. Molto carino, da questo punto di vista, l’enorme quadro in stile fumetto underground che rappresenta il golfo di Napoli con l’immancabile Vesuvio in eruzione.

Quanto costa

Sacro Cuore Kensal Rise, pizza napoletana

I prezzi di Sacro Cuore sono più o meno nella media londinese. Una Margherita semplice costa £7.50, mentre la mia Bufalina £9.45 (i classici £2 in più). La Parmigiana della mia ragazza costa £10.45, neanche tanto se si pensa all’abbondanza di ingredienti. Il menù comunque non prevede pizze che vanno oltre i £12. La pizza con la Nutella che abbiamo preso la prima volta vi costerà £6.50, e si tratta di un dessert che ripaga la spesa.

Come arrivare

Sacro Cuore, 45 Chamberlayne Road, Kensal Rise, London NW10 3NB

La pizzeria Sacro Cuore si trova a pochi minuti di cammino dalla stazione della tube di Kensal Green, servita dalla Bakerloo line e dalla Overground: basta svoltare subito a destra all’uscita per raggiungere il 45 Chamberlayne Road. Un po’ più lontana si trova la stazione di Queen’s Park, servita esattamente dalle stesse linee. A conti fatti, però, la stazione più vicina è quella di Kensal Rise, servita solo dalla Overground.

La zona attorno alla pizzeria non offre nessun’attrattiva particolare. Ma potete visitare il vicino Kensal Green’s Cemetery, un cimitero monumentale che fu tra l’altro il luogo dove venne cremata la salma di Freddie Mercury. No, non cominciate a cercare la sua lapide: le sue ceneri sono state date all’ex-compagna e non si sa che fine abbiano fatto.

PARTENOMETRO

HOT: si tratta di una buona pizza napoletana, che mi sento di raccomandare. Il sapore e gli ingredienti soddisfano, ma l’impasto non è dei più leggeri. Non tra le pizzerie top di Londra, ma uscirete comunque soddisfatti quanto basta. Soprattutto se per dessert avrete ordinato la pizza con la Nutella.

E voi l’avete provata? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti.

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