Home Pizza, pizzaioli e pizzerie No, il 17 gennaio NON è la Giornata Mondiale della Pizza (non ancora, per lo meno)

No, il 17 gennaio NON è la Giornata Mondiale della Pizza (non ancora, per lo meno)

di Giuseppe A. D'Angelo

Il 17 gennaio è la giornata mondiale del pizzaiolo. Non è la giornata mondiale della pizza. Facciamo subito chiarezza.

Non esiste nessuna giornata mondiale della pizza che si festeggi il 17 gennaio, nonostante quello che voglia farci credere la stampa di settore. Ma allora perché da qualche anno a questa parte in prossimità di quella data cominciano sempre a fioccare articoli e iniziative sul tema?

Come sempre, la risposta sta nell’opportunismo della stampa italiana, che piega le parole a beneficio dei motori di ricerca, e di un presunto lettore tipo che preferirebbe titoli di impatto ad articoli di approfondimento. Insomma, vende molto di più dire che è “la giornata mondiale della pizza”, un orgoglio italiano che appartiene a noi tutti, rispetto alla “giornata del pizzaiuolo”, che invece coinvolge solo una categoria (e se lo scrivi con la “u”, restringi ancora di più la cerchia dei professionisti ai soli napoletani… troppo poco inclusivo per noialtri).

È esattamente lo stesso meccanismo che è avvenuto con il riconoscimento UNESCO all’arte del pizzaiuolo napoletano come Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità. Fin dal quel fatidico 7 dicembre 2017 gran parte della stampa titolava “Pizza Patrimonio Unesco”, come se la pizza fosse una Stonehenge qualsiasi. La confusione generata da chi mischiava il prodotto (materiale) con l’arte (immateriale) ha creato parecchi danni nella comunicazione. Fortunatemente nell’ultimo periodo si è assistito a un’inversione di tendenza, e i giornali hanno cominciato a riprendere la definizione giusta.

Però la stampa è recidiva, e commette volontariamente gli stessi errori. Ma andiamo con ordine. Che cos’è la giornata mondiale del pizzaiolo? E perché si festeggia il 17 gennaio?

Da dove nasce la giornata del pizzaiolo

Si tratta di un’iniziativa rilanciata nel 2018 proprio per cavalcare l’onda dei festeggiamenti del riconoscimento UNESCO. Antonio Pace, presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, ricordava come il giorno di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio, fosse in passato una giornata di festa per i pizzaioli napoletani.

La festa di Sant’Antonio si celebra in tutta Italia con l’accensione di enormi falò nelle piazze di numerosi comuni. Come tante tradizioni religiosi cristiane, anche questa usanza ha origine in antichi rituali pagani legati alla vita contadina: l’accensione del fuoco simboleggiava il ciclo di rinascita agreste, che vedeva i contadini lasciarsi alle spalle il buio e spoglio inverno e augurarsi una florida primavera.

Nella conversione di questi riti al cristianesimo, si è affidato poi al santo egiziano l’onore di proteggere i contadini, e di legarlo alle feste dei focarazzi, o ceppi come vengono chiamati a Napoli e dintorni. Ed è proprio quest’associazione con il fuoco che nel tempo ha fatto associare la figura di Sant’Antonio a chi col fuoco ci lavora tutti i giorni: così Sant’Antonio Abate diventa patrono di fornai, panettieri e pizzaioli.

Ricordiamo comunque che non è che esista un registro ufficiale dei patronati dei santi istituito dalla Chiesa. L’associazione di una particolare categoria avviene per tradizione orale, e accettata come un plebiscito popolare. Ed è la stessa cosa che è avvenuta con Sant’Antonio, o meglio, Sant’Antuono, come il santo è conosciuto in Campania.

Pace racconta che i pizzaioli napoletani in passato usavano festeggiare il giorno di Sant’Antuono terminando prima la giornata di lavoro, e poi andando a pranzo con le famiglie in zona Capodimonte e Colli Aminei, per concludere la giornata con il classico falò. Un’usanza che, a quanto pare, si sarebbe persa con il secondo dopoguerra.

Per questo motivo si è deciso di rinverdire la tradizione – di cui, tra l’altro, occorre vedere se esistano testimonianze scritte – istituendo di nuovo il 17 gennaio come giornata del pizzaiuolo. Però, badate bene. pizzaiuolo è scritto con la u. Esattamente come nella nomenclatura del riconoscimento UNESCO. Perché fa sempre riferimento a una tradizione tutta locale, esclusivamente napoletana.

Quindi la giornata del pizzaiolo non è nemmeno nazionale, figuriamoci mondiale. E, sicuramente, il 17 gennaio non è la giornata mondiale della pizza. E lo dice lo stesso Alfonso Pecoraro Scanio, promotore dell’iniziativa UNESCO: “è una ricorrenza riconosciuta dal comune di Napoli, ma noi dobbiamo impegnarci a fare sì che il 7 dicembre e il 17 gennaio diventino un vero e proprio World Pizza Day“.

Quindi, allo stato attuale delle cose, non esiste nessuna giornata mondiale della pizza che si celebri il 17 gennaio. È la giornata del pizzaiuolo, questo sì, ma ad ora dichiararla mondiale è più un auspicio che una realtà.

Esiste un World Pizza Day?

Ma cosa succede se, per usare le parole di Pecoraro Scanio, proviamo a digitare su Google “World Pizza Day”? Assolutamente niente. Non esiste nessuna festività di questo tipo. Il primo risultato di ricerca è il National Pizza Day statunitense, che cade il 9 febbraio. Si tratta di una ricorrenza celebrata a livello nazionale ma, un po’ come è accaduto con Halloween, ha valicato i confini per diventare nel mondo anglofono un International Pizza Day. Il che vuol dire che festeggiarlo è una scelta, ma il riconoscimento ufficiale resta solo nel paese d’origine.

Potremmo però forse un giorno celebrare l’orgoglio di vedere davvero una giornata mondiale della pizza e del pizzaiolo venire festeggiata il 17 gennaio in tutti i paesi, con un’origine tutta partenopea. E come fare? Be’, i primi passi li stiamo già muovendo. Il riconoscimento UNESCO ha dato il via a un’ondata di consapevolezza che ha diffuso la cultura della pizza (napoletana in primis, e italiana poi) in tutto il mondo. Da questo punto di vista le associazioni come AVPN e APN si impegnano in una campagna di promozione e diffusione culturale quotidiana, con iniziative lodevoli (e lo dico nonostante io sia anche stato molto critico in altre occasioni nei confronti dell’AVPN).

Per ora questo 17 gennaio celebriamo la giornata del pizzaiuolo. In futuro vedremo.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

* Usando questo form acconsenti alla collezione e gestione dei tuoi dati da parte di questo sito.

Questo sito utilizza cookie. Non sono buoni come la pizza ma aiutano la navigazione. Spero che non abbiate problemi, ma nel caso potete anche non accettare. Accetta Più info

CONDIVISIONI