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AGGIORNAMENTO agosto 2019: purtroppo Nadia Lionetti, titolare di Addommè, ha deciso di chiudere la pizzeria per motivi familiari. Questo articolo resterà sul blog a testimonianza di un pezzo di storia della pizza napoletana a Londra che se ne è andato. Facciamo i nostri migliori in bocca al lupo a Nadia e famiglia per tutto quello che riserverà loro il futuro.
AGGIORNAMENTO 7/10/2017: Giacomo Guido ha lasciato la pizzeria Addommè per intraprendere un progetto personale.
L’ultima visita a questa pizzeria risale al 8/09/2017
Ho conosciuto Giacomo Guido un anno fa all’Antica Pizzeria, locale dove si era fatto conoscere per cucinare una delle pizze napoletane migliori di Londra. Già allora Giacomo si fece notare per essere un profondo comunicatore della pizza, uno che non si tiene i segreti e le tecniche del mestiere per se, ma vuole condividerle con il mondo. Io e la mia ragazza andammo lì per mangiare una pizza, e ce ne uscimmo indottrinati con concetti di maturazione, temperatura, manualità. Senza saperlo, però, stavamo assistendo al termine dell’avventura di Giacomo all’Antica. Io ho continuato a seguirlo nel tempo, e mi è anche capitato di rincontrarlo, sempre con la stessa forza comunicatrice. E dopo un anno di collaborazioni con altri progetti, finalmente, Giacomo Guido ha ritrovato un suo posto fisso a Londra alla pizzeria Addommé di Streatham. Un locale che in molti, più volte mi hanno raccomandanto. E che io ho finalmente deciso di provare cogliendo la palla al balzo all’arrivo di Giacomo dietro al bancone.
La pizza
La pizzeria
Quanto costa
Come arrivare
PARTENOMETRO
[wpanchor id=”pizza”]La pizza
Non è cambiata di una virgola la pizza di Giacomo, e da Addommé l’ho ritrovata esattamente come l’avevo lasciata. Forse per un pizzaiolo questo potrebbe essere considerato non proprio come un complimento, perché starebbe a indicare che il suo lavoro non è migliorato. Ma che ci posso fare se io consideravo la sua pizza perfetta già la prima volta che l’ho assaggiata?
E la Bufalina, che abbiamo ordinato come prima pizza, perfetta lo era anche esteticamente. La pizza appare bella tonda, con un cornicione senza troppe irregolarità, gonfiato proporzionatamente ma senza raggiungere l’eccessiva dilatazione dei canotti. Alveoli e maculatura sono equamente distribuiti, ma l’equilibrio non si limita all’esterno: persino la mozzarella di Bufala è depositata a enormi chiazze ordinate. Questa pizza potrebbe essere considerata un dipinto neoclassico per la sua armoniosità.
Tanta bellezza corrisponde però a una altrettanto soddisfacente esperienza sensoriale? Non dubitatene. Al tatto il cornicione è soffice e friabile allo stesso tempo. Al taglio la pizza si apre come un fiore. Come ricordavo, l’impasto di Giacomo è magico. La base della pizza è leggermente spessa, eppure si scioglie in bocca. E anche dopo due pizze, sembrerà quasi come se non aveste mangiato, tanta è la leggerezza del tutto.
La pizza di Addommè può contare su degli ottimi ingredienti provenienti da Napoli, perché non è solo l’impasto a farla da padrone. La Bufalina vanta sia un’abbondante quantità di salsa di pomodori (marca Rega) carichi di sapore, sia dell’ottima mozzarella di Bufala (Bianca la Bufala), sciolta al punto giusto grazie a una saggia cottura.
Fin qui tutto benissimo, potremmo andarcene soddisfatti. Se non fosse che io e la mia ragazza abbiamo diviso la Bufalina a metà, perché Giacomo ci avevo concesso di cominciare con quella sapendo quanto io ci tenga. Ma in realtà per noi aveva in serbo qualcosa di davvero speciale. E non uso parole a sproposito, perché ci ha onorato di una sua creazione fuori menù. Una ricetta creata con l’amico chef Cristian Broccoli, di stanza a Torino, e che ci ha detto di avere sperimentato più volte prima di considerarla completa.
Ed ecco che ci si presenta col capolavoro: pomodorini gialli, scampi marinati al limone e carciofi fritti su crema di ricotta, il tutto insaporito da scorze di limone e granella di nocciole.
Ora mi trovo in difficoltà. Perché la bonta di questa pizza per me è troppo difficile da descrivere a parole. O per lo meno, non sono certo bravo come Giacomo, che ci ha spiegato minuziosamente come ogni ingrediente combaciasse con gli altri per far risaltare il sapore di ognuno senza che non si prevaricassero.
Il segreto è nelle scorze di limone. Sono sicuramente loro a valorizzare il sapore degli scampi, già intrisi della marinatura. Allo stesso tempo i carciofi fritti al momento mentre la pizza è in cottura sono esaltati dalla sensazione croccante della granella di nocciole. I datterini invece si poggiano delicatamente sulla crema di ricotta appena tiepida. Nessuno di questi ingredienti viene passato nel forno, ma vengono messi a freddo proprio perché non perdano i loro sapori.
Ora, se dovessimo descrivere una pizza del genere con una parola, useremmo quel termine che va tanto di moda oggi: gourmet. E se mi seguite sapete come la penso io: non disdegno ma non sono neanche un amante, e tendo anzi a essere tradizionale. Ma questo è uno di quei casi in cui l’ago della mia bilancia si sposta verso la parte opposta. Se avessi la garanzia che tutte le pizze proposte come gourmet sono come quelle che ho assaggiato da Addommè potrei rivedere le mie priorità.
Ma affibbiare etichette non serve a niente. Quello che occorre davvero sottolineare è l’arte creativa di un giovane pizzaiolo che ci mette tanta passione nel fare così come nel comunicare. Puoi far mangiare un’ottima pizza, o puoi farla vivere. Nel nostro caso, noi abbiamo avuto il pacchetto completo.
[wpanchor id=”pizzeria”]La pizzeria
Addommè è una delle pizzerie napoletane più vecchie di Londra (dove per vecchie qua si intende tra i tre e i cinque anni), e questa anzianità è quasi rispecchiata dal locale molto rustico. La sala conta pochissimi tavoli, il che mi fa supporre che nella serate di punta si possa avere anche affollamento all’esterno. Noi comunque siamo andati in un mercoledì sera, e anche molto tardi, per cui siamo stati tranquilli (e in pratica, abbiamo chiuso il locale).
Qui il forno a legna si trova all’interno di una cucina separata molto ampia, dove si giostrano i vari cuochi: il locale è infatti una piccola trattoria, e nel menù sono presenti anche diversi primi piatti. Al di là delle attenzioni particolari di Giacomo, tutto il servizio è stato comunque molto cortese e l’accoglienza ospitale. Purtroppo mi rammarico del fatto di essermi preso troppo con le pizze e di non aver fatto una foto dello staff di cucina al lavoro.
[wpanchor id=”prezzi”]Quanto costa
Ricordo nuovamente che in questa occasione la pizza ci è stata offerta, e soprattutto per la pizza special non posso fare una stima, dal momento che non era nel menù. La Bufalina, da listino, costa comunque £9.90, mentre la semplice Margherita £7.65. La pizza più economica del menù è una Marinara a £6.30, ma non pagherete più di £11.25 per le più costose.
[wpanchor id=”dove-si-trova”]Come arrivare
Addommè, 17-21 Sternhold Ave, London SW2 4PA
Addommé si trova esattamente dietro la stazione ferroviaria di Streatham Hill, collegata a varie stazioni importanti come Victoria, London Bridge e Clapham Junction dai treni della Southern. In alternativa ci sono diversi bus che terminano il loro percorso alla stazione che si trova a 10 minuti di cammino.
ATTENZIONE: le pizze di cui parlo in questa recensione ci sono state gentilmente (e inaspettatamente) offerte dal pizzaiolo. Nel ricordarvi il mio disclaimer, vi invito come sempre a non ritenere automaticamente che questo abbia influito sull’obiettività del mio giudizio e ad andare a provare di persona.
[wpanchor id=”partenometro”]PARTENOMETRO
SMOKIN’ HOT: pizza perfetta nell’impasto, leggero e digeribile, dai gusti esaltanti ma equilibrati tra di loro. Giudizio a parte per la pizza speciale fuori menù, un vero e proprio capolavoro. Ingredienti tutti di prima qualità. Eccellente.
E voi l’avete provata? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti.
NON VI BASTA? ECCO ALLORA L’ELENCO DI TUTTE LE PIZZERIE NAPOLETANE A LONDRA
3 commenti
Leggo con rammarico , ma nello stesso tempo rabbia.
Servizio inesistente?
Noi lavoriamo , di certo non ci mettiamo a fare le tarantelle al tavolo.
Lasciamo che i clienti possano stare tranquilli.
E poi caro Giuseppe, no.
Purtroppo ci sono dei clienti che preferiscono sedersi dietro alla tastiera del pc , comodamente da casa , invece di affrontare magari la scontentezza dell prodotto ricevuto. E’ più facile screditare da casa.
Noi continuiamo a fare quello che facciamo, perché a mio parere lo facciamo bene.
C’è ne sono di posti da sconsigliare , e di certo quelli non siamo noi!!
Gentilissimo Giuseppe , dopo aver letto i suo commenti positivi su questa pizzeria, essendo molto vicino alla pizzeria ho colto, alla prima occasione, l’oportunita di andare a visitarla
gli elenco una serie di aggetivi per descrivere come mi sono sentito appena uscito dalla pizzeria ( circa 1hr fa’)
preso ingiro
disgustato
e per salvaguardare la mia salute ho lasciato tutte e due le pizze , chiesto il conto e me ne sono andato.
le racconto:
il servizio completamente assente ,
customer care non sanno cosa sia ,
nel tempo in cui abbiamo ed ordinato e ricevuto la mozzarella in carrozza sono passati 20 minuti,
tra la mozzarella incarrozza e le pizze sono passati altri 35 minuti
sotto lineo il fatto delle tempistiche perche eravamo 3 tavoli per un toltale di 6 clienti seduti e il mio tavolo era l unico rimasto da servire
in questo lasso di tempo avranno servito 30 pizze takeaway con deliveroo
normalmente si da la precedenza ai clienti seduti!!! ovviament questa mia ultima e oppinabile!!
Non voglio mettere indubbio la sua capacita valutativa della qualita delle pizze ma ditutto cio descritto ed elencato nella sua recensione nulla era presente nel piatto, si solo l aspetto visivo
pizza cotta male: bruciata sotto e nei bordi, poi la mozzarella messa in cottura ha lasciato il brodino caldo che assieme all acqua del pomodoro hanno imbevuto l impasto, cisarebbe voluta la cannuccia per bere la pizza
quindi valutare se l impasto avesse avuto le ore di lievitazione mi e stato impossibile farlo
poi sono stato scioccato nel modo di cottura della pizza e vedere il pizzaiole che continua ad alzare la pizza per staccarla dal fondo del forno ed avvicinarla alla cupola del forno vicino alla fiamma indica che ci sono dei problemi: A) il pizzaiolo e un inetto B)forno troppo caldo C)il pizzaiolo non capace di regolare la temperatura…
purtroppo ho lasciato tutta la pizza nel piatto perche era impossibile mangiarla
faccio notare che il pizzaiolo della foto era presente non stava cucinando poi c erano 5 persone di staff …..
Le chiedo in maniera provocativa : ma e stato pagato per la recensione fatta!!!???
mi auguro di no!!
nessuno si e preoccupato di chiedere perche non abbiamo mangiato la pizza, se ci fossero problemi, o offerti di toglierci la pizza dal conto
Il non ritornarci sara una cosa sicuro ma faro il massimo per sconsigliare di andare a mangiare in quel posto!!
fatte foto ma qui non riesco a postarle
Gentile Marco, intanto grazie di leggermi. Posso dirle che no, non sono stato pagato per questa recensione e che sì, come ho esplicitamente affermato in apertura la pizza mi è stata offerta in amicizia da Giacomo, il pizzaiolo della foto.
Il mio giudizio si basa sulle due pizze che ho mangiato quella serata e riaffermo parola per parola tutto quello che ho scritto nel post.
Naturalmente le esperienze possono differire, e mi dispiace molto che nel suo caso le cose non siano andate bene. Ha espresso i suoi pensieri al proprietario? Se il prodotto non era di suo gradimento aveva tutto il diritto di lamentarsi.
Io sono solo un blogger, non ho interessi nel pubblicizzare le pizzerie, e tutti i miei giudizi si basano su esperienze personali. Naturalmente mi dispiace se mi trovo a consigliare una pizzeria e ricevo dei feedback diametralmente opposti alla mia esperienza.
Spero che sia stato solo un caso e che magari, tornando, possa avere un’esperienza diversa.