Home Regno Unito Antica Pizzeria, Hampstead: una pizza eccellente fatta con passione

Antica Pizzeria, Hampstead: una pizza eccellente fatta con passione

di Giuseppe A. D'Angelo

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Antica Pizzeria forno a legna

ATTENZIONE: il pizzaiolo di cui si parla nell’articolo, Giacomo Guido, ha lasciato la pizzeria poche settimane dopo la nostra visita.

L’ultima visita a questa pizzeria risale al 23/09/2017

Se si è in cerca di una pizza napoletana a Londra e impossibile non incappare in questo nome: l’Antica Pizzeria di Hampstead. Un locale che da qualche anno ha un solo obiettivo: quello di continuare a sfornare una pizza napoletana verace, senza compromessi, così come i grandi maestri pizzaioli hanno sempre insegnato. Un obiettivo centrato in pieno, a mio parere.

La pizza
La pizzeria
Quanto costa
Come arrivare
Come l’ho scoperta
PARTENOMETRO

La pizza

Sedetevi e sentitevi come a Napoli: la pizza mangiata nell’Antica Pizzeria di Hampstead potrebbe essere uscita da uno qualsiasi dei forni di Via dei Tribunali. Perfetta nell’aspetto, soffice al tatto, invitante all’odore, una gioia per il palato: una delizia paradisiaca che coinvolge tutti i cinque sensi. E se state per obiettare che ne ho elencati solo quattro, vi fermo subito: non mancherete di ascoltare i mugolii di piacere di chi la assaggia per la prima volta. Probabilmente saranno i vostri.

Antica Pizzeria Bufalina Gabriele D'Annunzio

Potrei fermarmi qui, ma mi piace entrare nei dettagli. Appena ho avuto la mia Bufalina a tavola ho ammirato subito la leggerezza del cornicione, insufflato come pochi: basta dare un occhio alla foto sopra per notare il buco immenso lasciato dalla rottura della bolla carbonizzata. E a proposito: la pizza indossa una veste elegantemente leopardata che ti verrebbe voglia di denunciarla alla protezione animali, se non sapessi che è solo frutto di una sapiente arte di cottura. Dopotutto quel forno a legna non sta mica là per cuocere le caldarroste.

Bisognerebbe inchinarsi e levarsi qualsiasi tipo di copricapo, parrucchini compresi, di fronte a tanta bravura: il maestro pizzaiolo che ne detiene il merito si chiama Giacomo. Non solo ha allietato i nostri palati, ma ci ha anche reso partecipi della sua conoscenza spiegandoci un po’ di tecnica del mestiere. Parole che ho ascoltato rapito, ma che a ripeterle suonerebbe inutile perché io non sarei capace di esprimermi con la stessa devozione di chi pratica quest’arte.

Ma torniamo ai fatti, che io mi perdo troppo. Insomma, una pizza leggerissima ma, strano a dirsi, con una base leggermente più spessa del solito. Quando l’ho finita ero soddisfatto, eppure ne avrei presa un’altra. Ma cos’è, un miracolo? Mi riempie lo stomaco ma allo stesso tempo mi fa sentire di poterne mangiare tranquillamente una seconda? Se ricordate bene, secondo il mio modesto parere sono questi i canoni essenziali della pizza perfetta. Tra l’altro, ho sbagliato anche a esprimermi: io non ne avrei presa un’altra, io ne HO presa un’altra.

Antica Pizzeria pizza Michelangelo

Per quanto riguarda i gusti. La Bufalina era perfetta: mozzarella di bufala DOP saporitissima ed elastica, salsa gustosa e salata. La pizza della mia ragazza era invece una bianca con un tripudio di ingredienti saggiamente miscelati: mozzarella affumicata, gorgonzola, funghi porcini e speck. La terza pizza, che abbiamo diviso in due, è stato una sorta di mash-up che accontentasse i gusti di entrambi, visto che avremmo mangiato ognuno una seconda porzione del nostro primo ordine: quindi abbiamo optato per una rossa con mozzarella di Bufala DOP, scaglie di parmigiano, funghi ed olio di tartufo. Anche qui una combinazione equilibrata senza prevaricazioni di questo o quell’altro ingrediente.

Siamo andati direttamente sulle pizze, niente antipasti questa volta. Ma si sa che lo stomaco del dolce è sempre libero. Abbiamo preso una torta della casa, che quel giorno prevedeva una torta Rocher. Potrete vedere la foto più in basso, ma vi assicuro che per quanto bella possa apparire, non vi può dare l’idea di quanto fosse buona. Una dolcezza esaltante ma allo stesso tempo delicata: persino il dolce è riuscito nell’intento di farsi divorare senza appesantire. E ne avremmo preso un altro, ma era meglio fermarsi. Anche perché c’era ancora da concludere con caffè e ammazza-caffè, nella fattispecie un buonissimo limoncello d’Amalfi.

La pizzeria

Quello che vi ho detto sulla pizza, vale benissimo anche per la pizzeria: siamo di nuovo alle prese con un locale piccolo dai tavoli contati, proprio come le piccole pizzerie del centro di Napoli. L’ingresso dà su una sala che si abbraccia tutta a colpo d’occhio: sul fondo, sovrano, troneggia il forno a legna, con una scritta semplice e diretta tassellata sopra: Fatte ‘na pizza. Più che un invito un ordine, che eseguiamo con piacere.

Antica Pizzeria Giacomo il pizzaiolo inforna

Tra l’altro in quest’occasione abbiamo avuto anche il piacere di sederci direttamente di fronte al tavolo di lavoro dei pizzaioli, e di guardare da vicino le mani al lavoro. Proprio come mi piaceva fare da piccolo quando andavo in pizzeria con i miei: e in effetti mi sono sempre chiesto perché questo spettacolo ha sempre infuso nei napoletani la passione per la pizza, ma non tutti poi diventano pizzaioli. Ma forse è meglio così: forse è meglio che siano solo quelli che abbiano la costanza e la disciplina di apprendere un’arte secolare che diventino quei maestri capaci di far felice tanta gente.

Il menù si presenta in maniera particolare: tutte le pizze hanno il nome di un personaggio storico italiano, che sia un poeta, un pittore, un imperatore o un attore. Per cui la mia Bufalina era in realtà una Gabriele D’Annunzio, mentre la pizza della mia ragazza era una Michelangelo. La terza che abbiamo preso era una Amerigo Vespucci. Prima di ordinare la pizza, assicuratevi bene che corrisponda a quello che volete davvero. Una cosa che non vi ho detto infatti è che io ero già stato all’Antica Pizzeria un anno prima: in quell’occasione, invece di una Gabriele D’Annunzio, mi confusi e ordinai una Giuseppe Garibaldi. Non che lo sbaglio sia stato infelice, visto che si trattava di una pizza con salsiccia napoletana, però sapete che come primo assaggio io ho bisogno di una Bufalina.

L’Antica Pizzeria ci ha rapiti per un paio d’ore abbondanti. Non ci siamo solo seduti per mangiare delle pizze: sembrava davvero che fossimo stati ospitati a pranzo da qualcuno. Lisa, la cameriera, ci ha fatto compagnia per tutto il tempo tra una portata e l’altra: eravamo in un orario un po’ morto, per cui aveva tutto il tempo di dedicarsi a chiacchierare con i clienti, cosa che ci ha detto che le piaceva tantissimo. Ma non è stata l’unica, già vi avevo infatti accennato di Giacomo il pizzaiolo. A loro si è aggiunto anche Luca, uno dei due proprietari, con il quale abbiamo parlato tanto non solo della sua pizzeria, ma anche in generale di cosa significhi oggi importare la pizza napoletana a Londra e nel mondo.

Quanto costa

Antica Pizzeria torta Rocher

Una Margherita semplice, che nel menù appare come una Dante Alighieri, costa £8.45: per farla diventare una D’Annunzio, ovvero una Bufalina, occorre pagare £10.45. La Michelangelo costa £11.95, e la Amerigo Vespucci £10.95. Il massimo che potete pagare per una pizza è £13.95 per la Giovanni Pascoli, realizzata con Burrata e bresaola. Ritengo che i prezzi siano più che giustificati considerata la qualità del lavoro e degli ingredienti utilizzati, che arrivano tutti dalle loro terre d’origine. Questo vale anche per la torta, costata £6.95, anch’essa importata dall’Italia.

Come arrivare

L’Antica Pizzeria si trova a due passi dall’uscita della stazione di Hampstead (Northern line), esattamente al 66 Heath Street. Il quartiere è conosciuto per essere un’elegantissima zona residenziale del nord di Londra, sede di molte celebrità. Ma soprattutto perché vi si trova il bellissimo parco di Hampstead Heath, che è a venti minuti dalla pizzeria. In una bella giornata estiva una pizza e una passeggiata nel parco sarebbero la combinazione perfetta. Hampstead Heath è in realtà più che un parco, è un vero e proprio bosco, famoso per il fantastico panorama di Londra dalla collina di Parliament Hill. Attrazione principale del parco è la Kenwood House, una vecchia casa nobiliare oggi museo d’arte aperto al pubblico gratuitamente.

Come l’ho scoperta

In realtà non ho scoperto un bel niente: alla sua apertura, l’Antica Pizzeria di Hampstead si è imposta subito come una delle migliori pizzerie di Londra. Difficile, quindi, non sentirne parlare. A dispetto del nome, però, la pizzeria ha solo tre anni di vita: eppure la fama è già quella di una pizzeria storica. “Antica Pizzeria” è un nome che ricorre spesso nelle pizzerie di Napoli, quelle che hanno davvero più di mezzo secolo di attività sulle spalle. Ma io credo che il termine si possa applicare tranquillamente a prescindere dall’età del locale: perché quello a cui si fa davvero riferimento è l’arte secolare della pizza.

Antica Pizzeria il locale

Luca stesso ci ha raccontato che viene da una famiglia di pizzaioli di Casoria, poi trapiantasi a Roma dove hanno aperto tre attività. Ottima scelta, quindi, quella di volare oltremanica e portare un po’ di quell’arte in questo paese. Da napoletano mi sento un privilegiato ad essermi trasferito a Londra nel periodo migliore: quello in cui persone come Luca, e altri pizzaioli napoletani a Londra, stanno contribuendo alla diffusione e alla conoscenza di un prodotto d’eccellenza della cucina italiana, probabilmente il migliore mai creato. La conquista di Londra sta avvenendo a piccoli passi proprio grazie a questi pionieri: sono queste le cose che ti fanno sentire orgoglioso delle tue origini.

PARTENOMETRO

SMOKIN’ HOT: pizza perfetta, un cornicione soffice e ricco d’aria e una leggerezza senza precedenti. Ingredienti d’eccellenza che forniscono alla pizza un sapore ricco e abbondante, che ti riempie lo stomaco e lo spirito. Ma sarà comunque difficile ignorare la voglia di una seconda pizza.

Antica Pizzeria, 66 Heath St, Hampstead, London NW3 1DN

E voi l’avete provata? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti.

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2 commenti

Giovanni Gennaio 28, 2017 - 7:27 pm

Ciao io sono un tuo fan e ti leggo con attenzione e ti faccio i complimenti per il tuo bellissimo blog. Ho scoperto questa pizzeria grazie a te. Sono andato due volte ed in entrambe le occasioni sono rimasto deluso dalla pizza. La prima volta avevo ordinato una pizza del giorno, una bianca con acciughe e scamorza affumicata. Impasto decente non esaltato dalla pessima cottura e la scamorza affumicata mancava ai bordi. Per me e’ stato quasi come mangiare una pizza senza niente sopra. Oltretutto era salata. Ovviamente gli ingredienti non aiutano ma un buon pizzaiolo deve saper amalgamare i sapori. Mia moglie invece una margherita. Premetto che siamo abituati agli standard di Sorbillo, Michele, Pepe in Grani etc. La pizza di mia moglie più che napoletana era bruciata e croccante come le peggiori pizze romane. La seconda volta sono riandato perché penso sia umano sbagliare. Purtroppo anche la seconda esperienza non e’ stata all’altezza delle aspettative. Ho provato una bufala ma la mozzarella latitatava, mentre il pomodoro salato abbondava. Cosa dire? Totalmente deluso.

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Giuseppe A. D'Angelo Gennaio 28, 2017 - 9:34 pm

Ciao Giovanni, innanzitutto grazie mille per i complimenti, che mi riempiono il cuore!
Per quanto riguarda la pizzeria: la recensione che vedi risale ad appena una settimana prima dalla partenza di Giacomo Guido, il pizzaiolo di allora. Ho conosciuto Giacomo in quell’occasione, e le pizze che ho mangiato erano buonissime (così come le descrivo nell’articolo). Da allora non sono più tornato all’Antica Pizzeria, e purtroppo non sei l’unico che ho sentito lamentarsi del calo di qualità dalla sua partenza. Devo ritornarci anch’io per verificare, ma spero proprio che si sia trattato di casi sporadici. Ti farò sapere comunque. Grazie di nuovo!

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