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Cirillo’s, Dublino: la pizzeria napoletana con i connotati chic

di Giuseppe A. D'Angelo

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Cirillo pizzeria Dublino

AGGIORNAMENTO ULTIMA VISITA: 1/02/2020

La prima volta che mi sono recato a Dublino fu nell’ottobre 2016, con un volo di andata e ritorno in giornata da Londra. Allora avevo puntato a questo nome che sembrava l’unico vero punto di riferimento per la pizza napoletana a Dublino. Cirillo’s è ancora oggi estremamente popolare. Tanto è vero che al mio ritorno più di tre anni dopo ho trovato ancora il locale stra-pieno come lo ricordavo. Anzi, la prima volta fui fortunato a sedermi subito all’ora di cena: nel mio secondo viaggio, sono stato rimbalzato all’ingresso persino a pranzo, e ho dovuto prenotare la mia visita il giorno dopo tramite il loro sito web.

La pizza (2020)
La pizza (2016)
La pizzeria
Quanto costa
Come arrivare
PARTENOMETRO

La pizza (2020)

Avendo già fatto il test della Margherita la prima volta, in questa occasione mi sono concesso qualcosa di un po’ più particolare, anche per i miei gusti. Sono andato infatti su una pizza che nel menù è denominata Quadrifoglio: una variante dei quattro formaggi, ma con base di pomodoro e realizzata con mozzarella, gorgonzola, Hegarty’s Cheddar e Gubbeen Cheese.

Gli ultimi due formaggi sono entrambi prodotti nella zona di Cork. Mi intrigava parecchio provare una variante locale di una tradizionalità italiana (chi segue il mio blog da tempo, sa che il mio gusto è maturato negli anni, e da napoletano intransigente sono diventato molto aperto alle sperimentazioni e alle ricette fusion).

Di base la pizza mi è piaciuta. Molto. Davvero interessante e saporita la combinazione delle diverse varietà di formaggio. Però l’impasto era molto meno leggero rispetto alla prima volta, tanto è vero che ho avvertito un po’ di pesantezza di stomaco. Certo, in oltre tre anni le cose cambiano e si saranno sicuramente avvicendati diversi pizzaioli al bancone.

Ma ho scoperto una cosa. Tutti purtroppo si trovano a lavorare con uno strumento non completamente adeguato: a quanto pare, originariamente, il forno di Cirillo’s non era concepito per le pizze, ma per il pane. Se così fosse, tutto sommato il risultato resta ammirevole. Il mio giudizio nel suo complesso non cambia rispetto all’ultima volta, e ritengo comunque questa pizzeria una piacevole scelta per una buona pizza napoletana a Dublino.

La pizza (2016)

Cirillo pizzeria Dublino pizza Margherita

Prima di parlarvi della pizza, vi chiedo scusa per la scarsa qualità delle foto, che forse non rendono propriamente giustizia al prodotto. Purtroppo quando mi sono recato in pizzeria era già sera, e l’illuminazione era scarsa. Scarsa quanto le mie qualità di fotografo, per cui mi sono arrabattato come potevo tra impostazioni di luce, per poi alla fine dovermi arrendere al flash (che odio profondamente).

Dalla foto sopra, la pizza ha certamente un bell’aspetto, e vi posso garantire che rispecchia fedelmente quello che si presenta sotto i vostri occhi. D’altronde uno dei motivi che mi hanno spinto a visitare Cirillo sono proprio le foto su internet, in cui la pizza appare sempre come la vedete su questa pagina: bella tonda, con un cornicione maculato il giusto, ben lievitato e – almeno all’apparenza – soffice, e una discreta dose di mozzarella. Ora non ci resta che assaggiare.

Ultimamente mi diverto molto con la prova del dito: sapete, quella che vuole che il cornicione della vera pizza napoletana possa cedere facilmente sotto la leggera pressione di un dito, per poi ritornare saldamente al suo posto. Questo ci fa capire da subito quanto soffice sia l’impasto, e quanta aria ci sia nel cornicione rispetto alla mollica (conseguenza di una buona idratazione). La pizza di Cirillo supera la prova a metà: basta guardare la foto sottostante per vedere che nel cornicione ci passa più aria che in uno pneumatico.

Cirillo pizzeria Dublino impasto pizza

Però, a dirla tutta, il cornicione non è così soffice come ci si aspetterebbe: la struttura è in realtà un po’ rigida nel complesso, e questo si sente tutto in bocca. Nel morderlo, infatti, il cornicione risulta un po’ gommoso. Non difficile da masticare o mandare giù, ma un po’ una delusione rispetto al primo promettente sguardo.

Sul resto dell’impasto niente da dire, e infatti la pizza mi è scesa che è una bellezza, e non l’ho accusata minimamente dopo. La stesa però era un po’ discontinua: in alcuni punti il disco di pasta era sottile come un foglio di carta velina, in altri aggiungeva un millimetro in più. Una disparità un po’ bizzarra, ma tutto sommato non mi ha disturbato troppo.

Il vero problema era nel sapore. Purtroppo si percepiva esclusivamente il sapore del Parmigiano Reggiano e questo, credo, sia dovuto principalmente al fatto che il formaggio sia maturato 24 mesi. Non sono riuscito ad apprezzare per niente il sugo di pomodoro (pomodori La Fiammante, mi dicono). Ma soprattutto il fiordilatte (Francia, mi ri-dicono). Eh, sì, perché purtroppo in questa pizzeria la mozzarella di Bufala non è di casa. Per cui questa volta ho dovuto rinunciare alla mia amata Bufalina, e non per mia scelta.

Insomma, una pizza con notevoli margini di miglioramento. Ciò nonostante non mi sento di darle un voto bassissimo, perché a volerla inquadrare nel contesto dublinese è comunque un buon risultato. Ed è un risultato sul quale si può lavorare con pochi accorgimenti. Meno formaggio, o comunque un tipo meno intenso. Pomodori e fiordilatte dal sapore più riconoscibile. E per quanto riguarda l’impasto… be’, forse sarò stato sfortunato, magari in altre circostanze è anche più soffice, quindi non sta a me dire dove mettere le mani. D’altronde non sono un pizzaiolo.

La pizzeria

Cirillo pizzeria Dublino interno locale

La pizzeria Cirillo’s si presenta come un locale dai toni eleganti e sontuosi, decisamente in contrasto con quelli di una pizzeria verace. Ma, a onor di cronaca, bisogna sottolineare che si tratta in realtà di un ristorante-pizzeria, e presenta anche alcuni piatti di pasta. In effetti fuori il locale non ci sono insegne o cartelli che danno a intendere che si tratti di una pizzeria. Un po’ in contraddizione con il sito web del locale, dove è invece la prima cosa che si mette in evidenza.

A tutto ciò si aggiunge che il forno a legna non è immediatamente visibile, perché presente al piano di sotto. Insomma, devo dire onestamente che un napoletano che vivesse a Dublino e non conoscesse la pizzeria non potrebbe scoprirla semplicemente passandoci davanti. Potrebbe al massimo scambiarla per un ristorante italiano come tanti altri, magari aiutato dal nome. Anche se a dirla tutta il nome così particolare e la s d’appartenenza finale mi fanno pensare a uno di quei finti locali italiani della Little Italy newyorchese.

Cirillo pizzeria Dublino forno a legna

Non aiuta il fatto che lo staff di sala sia tutto irlandese. Ma forse sto indugiando troppo su questi particolari inutili, e dovrei concentrarmi di più sui pregi del locale. A partire proprio dallo staff di sala. Un gruppo di ragazzi, tutti giovanissimi, cortesi, attenti, sorridenti ed efficienti. E soprattutto molto pazienti nel trattare un cliente come me che li ha riempiti di domande su questo o quell’altro aspetto della pizza. Sì, sono un rompiballe, lo so.

Io ho vissuto il locale di sera, quando l’area piomba nel buio più totale. E la pizzeria fa di tutto per mantenere quell‘atmosfera soffusa molto chic. Luci ridotte al minimo e candele dappertutto. Con decorazioni di interni tutte di colore scuro, dai tavoli alle sedie al bancone del bar. Adesso capite in che condizioni ho dovuto fotografare.

Cirillo’s è perfetto per una cena romantica. Se però cercate un ambiente un po’ più illuminato vi conviene chiedere un tavolo al piano di sotto, dove le luci sono più vivide e la sala è illuminata dal fuoco del forno a legna. Attorno al quale gravitano i pizzaioli. Loro sì, napoletani.

Quanto costa

Cirillo pizzeria Dublino fetta di pizza

E qui arriviamo alla vera nota dolente. Cirillo’s ha dei prezzi che per una pizzeria ritengo piuttosto eccessivi: la mia Margherita mi è costata 12 €. E tra l’altro, si trattava del prezzo della cena, dove il prezzo maggiora di un euro. Anzi, a dire la verità, il menù delle pizze cambia radicalmente tra pranzo e cena.

Comunque ho avuto modo di parlare con il responsabile dell’apertura della pizzeria, e mi ha spiegato due cose. La prima: il fatto che i prezzi siano in realtà i più bassi di tutta Dublino, che generalmente propone pietanze a costi folli. E per dimostrarmelo mi ha mostrato il menù di una pizzeria non napoletana dove una semplice Margherita costa 16.60 €. Roba da pazzi, e chi si aspettava che Dublino potesse essere addirittura più cara di Londra o New York?

La seconda: la scelta di non utilizzare la mozzarella di Bufala, per contenere ulteriormente i prezzi. A quanto pare importavano una mozzarella da Mondragone il cui sapore risultava poi essere identico al fiordilatte, e quindi il gioco non valeva la candela. Naturalmente la politica di marketing non si discute.

AGGIORNAMENTO 2020: il prezzo della pizza Quadrifoglio è di 15 €.

Come arrivare


Cirillo’s, 140 Baggor Street Lower, Dublin 2, Dublin

Cirillo’s si trova al 140 Baggost Street Lower, nella zona di Dublin 2, poco a sud del centro. Il numero indica in realtà solo una suddivisione dei codici postali, non un quartiere ben definito. Ma si nota subito una netta differenza tra quest’area, molto posh, e quella più centrale, un po’ più rustica e degradata. E questo avrà giocato molto sull’identità chic della pizzeria, anzi credo in generale di tutti i locali di zona. Ho notato infatti molti ristoranti di un certo livello, e quasi nessuno di quei classici pub irlandesi colorati e gioviali che affollano le vie del centro.

Nonostante sulla mappa sembra di essere lontani, in realtà siamo ad appena 15 minuti di cammino dal centro, inteso come la zona del fiume Liffey e del Temple Bar. Ma ci sono attrazioni molto più vicine alla pizzeria. Innanzitutto il delizioso parco di St Stephen’s Green, ottimo per una tranquilla passeggiata. Inoltre due tra i maggiori musei di Dublino sono a pochi minuti di cammino: il National Museum of Ireland Archeology e la National Gallery of Ireland, entrambi gratuiti. Da non perdere anche, sempre nelle vicinanze, il Little Museum of Dublin.

PARTENOMETRO

HOT: pizza buona, soddisfacente sia nel morso che nei sapori. L’impasto risulta di facile masticazione, peccato che nel mio caso abbia accusato qualche problemino allo stomaco dopo (ma lo stesso non avvenne durante la mia prima visita).

E voi l’avete provata? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti.

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