Home Pizza, pizzaioli e pizzerie Pizza Maria Street, una pizza ancora poco conosciuta gira per i mercati di Londra (CHIUSA)

Pizza Maria Street, una pizza ancora poco conosciuta gira per i mercati di Londra (CHIUSA)

di Giuseppe A. D'Angelo

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AGGIORNAMENTO 30/09/2020: i fratelli Marino hanno chiuso il pizza van, ma hanno aperto una pizzeria fisica nella zona di Staines, chiamata I Terroni

La visita a questa pizzeria risale al 22/01/2017

Ho dato la caccia a questo stand per mesi, prima di riuscire a beccarlo. Finalmente, una domenica pomeriggio, sono riuscito a incontrare i fratelli Antonio e Pasquale Marino, proprietari dello stand Pizza Maria Street. Sono in giro per i mercati di Londra da più di un anno, eppure io riesco a mangiare la loro pizza solo adesso. Vediamo com’è allora.

La pizza
La pizzeria
Quanto costa
Come arrivare
PARTENOMETRO

La pizza

I ragazzi di Pizza Maria Street offrono una pizza di stampo tradizionale: cornicione basso, base larga, adatta per entrare in un cartone a portar via. Si tratta di street food, ma non di pizza a portafoglio, per cui la pizza ve la prendete e ve la andate a mangiare con calma da qualche parte (ma magari non troppo lontano, se no si fa fredda). Anche il menù è molto tradizionale: Margherita, Napoletana, Ortolana, Prosciutto e Funghi, Diavola (o meglio, Pepperoni, per farlo capire agli inglesi).

Io e la mia ragazza ci siamo buttati entrambi su una classica Margherita, costringendo i ragazzi a fare gli straordinari (siamo arrivati sul limite di chiusura del mercato, ma non eravamo gli unici in coda). Naturalmente l’abbiamo mangiata direttamente sul posto, potendo così gustare la fragranza del cornicione caldo e friabile. Devo dire infatti che l’impasto è il punto forte di questa pizza: nonostante la base non sia molto sottile, le fette si masticano e si mandano giù senza problemi, e non abbiamo avuto nessun problema di digestione dopo. Anzi, io ne avrei mangiata anche una seconda, più che altro perché le dimensioni sono contenute (è pur sempre street food).

Sul fronte del gusto non ho riscontrato sapori particolari. La salsa di pomodoro era salata al punto giusto, ma quello che si faceva sentire di più era il fiordilatte, dal sentore particolarmente “formaggioso”. Purtroppo sulle nostre pizze si è sciolto fin troppo, mescolandosi con la salsa e diventando un po’ troppo filamentoso. Dallo stesso forno ho visto uscire pizze con una cottura più moderata, dove il fiordilatte appariva molto più bianco e lucido, come è bello da vedersi su una pizza: peccato non aver scattato la foto.

Il prodotto di Pizza Maria Street rispecchia fedelmente i canoni della pizza napoletana classica, e trovarne una in un mercato londinese è sempre un piacere. Ci sono comunque notevoli margini di miglioramento. Se sul fronte dell’impasto non ho davvero nulla da dire, credo si debba lavorare un po’ di più sulla qualità degli ingredienti. Al momento la pizza soddisfa bene lo stomaco. Ma per il palato occorre qualcosa di più.

La pizzeria

Antonio e Pasquale lavorano con un forno ibrido gas e legna, incastrato all’interno di un’Ape Piaggio, battezzato Maruzzella: in onore della mamma dei ragazzi, Maria, che dà anche il nome allo stand. Il trerruote è completato dal gazebo su cui poggia la linea e il bancone per la lavorazione delle pizze. Dappertutto regna il colore azzurro, per non farci dimenticare la provenienza napoletana dei due pizzaioli (nello specifico, Santa Maria la Carità, un piccolo paese tra Pompei, Castellammare e Gragnano).

La loro presenza è regolare nei cosiddetti Farmers’ Market, i mercati che sono per lo più presenziati da produttori locali (ma non escludono presenze esterne). Antonio e Pasquale mi hanno spiegato che vogliono puntare sul settore, ed è per questo motivo che vorrebbero cominciare a lavorare su un diverso concept di pizza napoletana: realizzata con farina inglese e altri prodotti locali, a chilometro zero, invece di quelli importati dall’Italia (al momento lavorano con farina Caputo).

Forse anche per questo motivo lo stand non ha ancora spinto molto sulla promozione pubblicitaria. Pizza Maria Street è in giro da più di un anno e mezzo ormai, ma è solo la clientela affezionata dei mercati a conoscere i fratelli Marino. Io stesso ci ho messo un po’ ad organizzarmi prima di andarli a trovare. I ragazzi mi hanno spiegato che vogliono cominciare a lavorare sul nuovo prodotto, creare un logo per lo stand, un sito e insomma, farsi conoscere un po’ di più. Io gli auguro in bocca al lupo, con la speranza di rincontrarli presto.

Quanto costa

I prezzi di Pizza Maria Street sono standard per un prodotto da mercato londinese. A parte la Margherita che abbiamo pagato £6, tutte le altre pizze da listino costano £7. Più semplice di così.

Come arrivare

Ho incontrato lo stand di Pizza Maria Street al mercato del Bishop’s Park di Fulham, vicino al Fulham Palace. Ma i ragazzi sono itineranti, e lavorano tre giorni a settimana presentandosi in diversi mercati: il giovedì al Battersea Albion Riverside dalle 11 alle 14; il sabato al Brook Green Market della Addison Primary Shool dalle 10 alle 15; la domenica, a rotazione, al The Food Market Chiswick (prima e terza del mese, dalle 10 alle 14), e The RMS Market del Bishop’s Park di Fulham (seconda e quarta del mese dalle 10 alle 14).

Per maggiori informazioni su dove trovarli consultate la pagina Facebook di Pizza Maria Street.

PARTENOMETRO

WARM: pizza napoletana classica, con cornicione basso e di medie dimensioni. La base della pizza è un po’ spessa, ma l’impasto è leggero e digeribile. La Margherita è saporita, migliorabile sul fronte ingredienti. Da provare.

E voi l’avete provata? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti.

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