Report torna in televisione con un servizio sulla pizza a distanza di 8 anni dal primo famigerato reportage, e si scatena di nuovo il finimondo.
Già nel 2014 la trasmissione, tramite l’inchiesta di Bernardo Iovene, rivelò numerose ombre del mondo pizza in tutto il paese. Il servizio di allora aveva sicuramente numerose falle e cercava di costruire l’intera narrazione su un concetto precostituito (linea ampiamanete adottata in altri servizi del programma di RaiTre), ma aveva perlomeno il merito di effettuare una panoramica su un intero comparto a livello nazionale, educando le persone su concetti sconosciuti ai più, come le proprietà nutritive delle farine integrali o le pizze surgelate spacciate per artigianali.
Peccato solo che gran parte dello storytelling si accaniva principalmente sulla città di Napoli. Un atteggiamento ritornato alla grande nel servizio di qualche sera fa, dove Iovene è tornato alla carica per parlare della rivoluzione della pizza contemporanea. Una rivoluzione che, udite udite, sembra sia stato merito loro.
Infatti per tutta la puntata viene ripetuto a più riprese, ed estorto anche quasi a mo’ di confessione dai personaggi intervistati, che è stato grazie a Report che il mondo pizza ha subito uno stravolgimento totale negli ultimi anni. Tutto questo, naturalmente, ignorando il lavoro di professionisti come Coccia, Bonci, Padoan e tanti altri che risale a ben prima che le telecamere di RaiTre facessero la loro incursione.
Ecco, la cosa ha fatto arrabbiare non molti. Tra cui me e Simon, che abbiamo perciò deciso di dedicare un episodio particolarmente infervorato del nostro podcast alla cosa. Una discussione ragionata, ma dove certo non ci teniamo le cose per noi. E non vorremmo mai: infatti, dopo aver ascoltato l’episodio tramite il player in apertura, vi invitiamo sempre a venire a commentarlo nel nostro gruppo Telegram.
Sempre per amore della pizza
