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AGGIORNAMENTO ULTIMA VISITA: 23/12/2016
Santa Maria Pizzeria è una vera e propria fetta di Napoli trapiantata a Londra. La pizza è verace, lo staff è composto quasi tutto da napoletani, i pizzaioli intonano canzoni neo-melodiche mentre sul muro campeggiano foto storiche della mia città.
Si tratta della pizzeria a cui ho dedicato il primo post del mio blog e che ha rivoluzionato il mio modo di pensare sulla pizza al di fuori del territorio partenopeo. Forse adesso avete capito a quale pizzeria mi riferivo quando parlavo dell’inizio della mia avventura londinese.
La pizza (2016)
La pizza (2015)
La pizzeria
Quanto costa
Come arrivare
Come l’ho scoperta
PARTENOMETRO
La pizza (2016)
L’ultima volta che mi sono recato da Santa Maria a Ealing mancavo da un bel po’ di tempo, ed ero davvero curioso di vedere se c’erano stati cambiamenti nel modo di fare la pizza. Ebbene, devo sottolineare che non ho trovato la stessa pizza che mangiavo di solito. L’ho trovata addirittura migliorata, se questo è possibile. Leggete il paragrafo successivo per aver un’idea di cosa sto parlando e moltiplicate l’esperienza per due. La Bufalina che ho mangiato quella sera è stata a dir poco sublime, con un impasto di una leggerezza quasi eterea e un incontro di sapori tra il pomodoro e la mozzarella unici. Nonostante le dimensioni della pizza, che continuano a essere decisamente soddisfacenti, non ho avuto problemi a divorare anche gli avanzi del calzone della mia ragazza.
Quando sono andato a salutarlo, Pasquale mi aveva annunciato che per quella sera l’impasto era venuto particolarmente bene. Ed è bene sottolinearlo, perché non va dimenticato di come la pizza rimanga sempre un prodotto artigianale, ancor più soggetto ad alti e bassi nelle città che non godono delle favorevoli condizioni climatiche di Napoli. Io stesso in passato, quando tendevo a frequentarla di più, ho potuto notare una qualche discontinuità con questa pizzeria, e solo una volta ci fu una vera e propria delusione. Poter ritornare a distanza di tempo e godere di una pizza così buona mi fa apprezzare ancora di più il duro lavoro svolto dai pizzaioli ancor prima di mettersi al bancone.
Per la mia politica di trasparenza, devo dichiarare che in questa ultima occasione la pizza mi è stata offerta dai gestori della pizzeria. Posso assicurarvi che la gentilezza non ha influito sul mio giudizio. Purtroppo non ho modo di provarvelo. Be’, mi dispiace, avrei voluto invitarvi a cena perché provaste anche voi la pizza di Santa Maria, ma non mi è stato possibile.
La pizza (2015)
La pizza di Santa Maria è un vero e proprio capolavoro. E non utilizzo parole a sproposito. Perché si tratta in termini assoluti di una delle migliori pizze che abbia mai mangiato in vita mia!
Sì avete capito bene: non mi riferisco solo a Londra. La pizza di Santa Maria figurerebbe tranquillamente ai primi posti delle migliori pizzerie di Napoli, vicino a capisaldi come Sorbillo e DiMatteo. Credete che stia esagerando? Andate a provarla e mi direte.
Ma cosa ha di così speciale questa pizza? Andiamo con ordine.
L’impasto, come sempre, è la prima cosa. Quella che vi troverete di fronte è una pizza distesa e tirata come si deve, e questo ottiene due risultati. Il primo, è la dimensione della pizza: come nelle migliori pizzerie napoletane, la pizza di Santa Maria sfora le dimensioni del piatto e straborda leggermente. Tanta abbondanza è una vera gioia per gli occhi.
Il secondo, è che la pizza risulta molto soffice e leggera. Questo naturalmente dipende anche dalla sua lievitazione: l’impasto viene preparato almeno 24 ore prima, se non di più. La pizza di Santa Maria è delicata e non appesantisce per niente.
Per quanto riguarda il sapore: la qualità degli ingredienti napoletani si sente tutta, eccome. La salsa è ricca e abbondante, non hanno certo le braccine corte da queste parti. Anche la mozzarella di bufala è abbondantemente depositata a fettoni, e scaturisce tutta la sua potenza filamentosa e il sapore del suo succo lattiginoso.
Anche l’occhio vuole la sua parte, e come vi ho detto la pizza è ben sottile e leggera. Quando prenderete il trancio tra le mani sarà una soddisfazione notare il pezzo di mozzarella che, preda della forza di gravità, piegherà la sua sottile base di appoggio e comincerà a scivolare verso il basso, frenato solo dal mare di salsa che lo circonda. A quel punto vi affretterete a piegare la fetta e la osserverete. La connessione neurologica che partirà dai vostri occhi e arriverà alla vostra lingua scatenerà subito quella meravigliosa reazione chimica di acquolina in bocca. E non vedrete l’ora di addentare.
L’amalgama degli ingredienti solleticherà il vostro palato, che si perderà tra la saporita dolcezza della salsa e l’acidulità della mozzarella. Quest’ultima si divertirà tra le vostre mascelle, filando giocosa tra un dente e l’altro. E nel frattempo l’impasto farà la sua sciogliendosi letteralmente in bocca. Benvenuti in paradiso.
La pizzeria
Quello che mi ha colpito particolarmente di Santa Maria, la prima volta che ci sono andato, è la sua veracità. Una pesante cadenza napoletana regna sovrana in tutto l’ambiente, e nel momento in cui si varca la soglia sembra di essere finiti in pieno centro storico a Napoli. Questo perché gran parte dello staff è di quelle parti: i titolari Pasquale e Angelo, i pizzaioli of course, ma anche quasi tutti i camerieri. Soprattutto quando andavo le prime volte, anni fa, non ho mai visto nessuno che non fosse campano. Negli anni successivi sono cambiati diversi camerieri, e adesso abbiamo non solo camerieri da diverse regioni d’Italia, ma anche di altre nazionalità.
Il tocco di classe agli inizi però era la musica neo-melodica passata in filodiffusione. Ora, io non sono un grande fan di Alessio e Raffaello, ma era troppo divertente vedere i pizzaioli infornare mentre cantavano i loro pezzi. Non so se l’abitudine si sia persa, o si trattava già da allora di momenti passeggeri durante la serata. Negli anni successivi la musica è diventata più soft e internazionale, un classico sottofondo d’accompagnamento senza un tema particolare. Ogni tanto però tornano alla ribalta i vecchi classici, secondo il mood del pizzaiolo.
La sala principale però è sempre la stessa. Nel corso degli anni ha subito modifiche e ampliamenti, ma l’aspetto è rimasto sostanzialmente immutato. Si tratta proprio di una piccola pizzeria napoletana, con pochi posti a sedere e tavoli stipati. Per anni è capitato che la sera, soprattutto nei week end, si dovesse aspettare anche un’ora per entrare. Allora i proprietari si prendevano il numero di telefono e consigliavano ai clienti di andare a prendersi una birra al pub di fianco per aspettare di essere chiamati.
Fino al 2016, quando hanno deciso di tagliare la testa al toro acquisendo anche la gestione del pub, il Red Lion, e rendendolo un tutt’uno con la pizzeria. In questo modo hanno potuto aumentare il numero dei tavoli, aprire alle prenotazioni, e realizzare la mitica accoppiata di pizza napoletana e birra fresca all’interno di un pub inglese. Alla faccia della Brexit.
Il servizio è decisamente veloce. Come ogni buona pizzeria napoletana, i tavoli devono girare velocemente. Insomma: non pensate di finire la pizza e poter rimanere a cazzeggiare per quanto volete: il tavolo va liberato. Molte persone che non sono abituate a questo genere di servizio lo trovano fastidioso, ma sappiate che a Napoli (e non solo) è praticamente la norma. Se volete vivere l’esperienza di un’autentica pizzeria napoletana vi tocca sopportare anche questo.
Comunque, se proprio volete dilungarvi, basterà ordinare dell’altro. Io vi suggerisco una deliziosa focaccia con mozzarella e aglio come antipasto e un ottimo tiramisù fatto in casa come dessert.
Quanto costa
I prezzi di Santa Maria sono decisamente meno cari rispetto a quelli di altre pizzerie. Una margherita semplice (che nel menù prende il nome di Santa Margherita) costa £6.95, mentre con mozzarella di bufala DOC (Santa Bufalina) £8.95. La semplicissima Marinara (Santa Maria) solo £5.75. Le pizze come sempre diventano sempre più costose con l’aggiunta di ingredienti, e si raggiunge il massimo con la San Daniele e il Calzone San Salvatore a £11.95.
Gli antipasti che, tra cui oltre la già citata focaccia, vedono classici come la bruschetta e la parmigiana di melanzane, si aggirano tra i £3.95 e i £5.95. I dessert invece prevedono sorbetto e palline di gelato a prezzi differenti, ma considerato i costi, è meglio orientarsi per il tiramisù a £4.50… In pratica io non ho mai assaggiato altro.
Come arrivare
Santa Maria Pizzeria, 15 Saint Mary’s Road, Ealing, London W5 5RA
Santa Maria Pizzeria si trova a Ealing, un borough molto carino a ovest di Londra dove ho avuto la fortuna di abitare per un po’. L’inconveniente sta proprio nel viaggio per arrivarci, che già è lungo per chi abita al centro, ancora di più se ci si trova ad abitare più verso est. In molti casi sarà più il tempo che passerete sulla metro, che a tavola. Vi assicuro comunque che ne vale la pena.
La stazione della metro più vicina è quella di Ealing Broadway, che è servita dalle linee District, Central, e Overground. Da lì, occorre camminare altri 10 minuti in direzione di Ealing Green per raggiungere il locale, situato al 15 Saint Mary’s Road.
La zona attorno alla stazione di Ealing Broadway è molto elegante, e anche movimentata. A farle da contorno ci sono diversi pub, ristoranti, negozi e un centro commerciale piuttosto ampio. Potete considerare di visitarla in un bel pomeriggio di primavera per poi dirigervi alla pizzeria. La zona di Ealing Green si contraddistingue per le villette residenziali. Qui troviamo anche gli Ealing Studios, uno degli studi cinematografici più antichi del mondo: un tempo qui si producevano numerosi film e serie televisive tra le quali quella di Dr Who.
Come l’ho scoperta
Devo erigere una statua alla mia ragazza che mi ha portato in questa pizzeria per la prima volta. Ho avuto l’occasione di andarci prima ancora che mi stabilissi definitivamente a Londra. E non esagero se dico che uno dei motivi che mi hanno spinto a scegliere la mia prima casa a Ealing è stata proprio la presenza di questa pizzeria.
In realtà la dritta alla mia ragazza gliel’aveva passata sua sorella. In seguito io e la mia ragazza ci abbiamo portato diversi amici, che a loro volta ci hanno portato i loro, spargendo così la voce. Come ogni buon business che si rispetti, la miglior pubblicità è sempre quella del passaparola. Perché se il prodotto merita, non c’è bisogno d’altro.
Sicuramente la pizzeria deve molto ai suoi clienti affezionati. Ma, in qualche modo, deve molto anche a delle clienti non proprio affezionate. Santa Maria balzò agli onori della cronaca a causa di un gruppo di quattro donne inglesi che si videro “cacciare” dal ristorante perché due di loro non avevano ordinato una pizza, ma solo un’insalata. L’Evening Standard, giornale a enorme tiratura che viene distribuito gratis nelle metro, raccolse la testimonianza delle clienti insoddisfatte e la pizzeria attirò su di se numerose critiche. Ma anche tanta pubblicità. Soprattutto quando Pasquale venne poi invitato dalla BBC radio a spiegare al mondo la sua versione dei fatti.
Oltre alla bontà del prodotto, la pizzeria regge il suo successo anche su piccole ma efficaci operazioni di marketing. I ragazzi ci sanno fare. Basti pensare che per il loro sito hanno acquistato due domini, di cui uno è londonbestpizza.com. Una frase che hanno incollato come un marchio al loro prodotto assicurandosi così la presenza imperitura in cima alla prima pagina dei risultati di Google.
Non è un titolo che si sono auto-attribuiti però: nel 2010 Time Out ha dichiarato la pizza di Santa Maria la migliore di Londra. Da allora la pizzeria ha continuato a collezionare riconoscimenti e menzioni in numerose riviste. Ultima, nel 2017, la presenza nell’elenco dei migliori 100 ristoranti del Regno Unito stilato dal Sunday Times.
Nell’aprile 2016, inoltre, Pasquale e Angelo hanno deciso di aprire anche una seconda sede nel prestigioso quartiere di Chelsea. Il menù e i prezzi rimangono invariati, e i clienti affezionati possono ora godere di una fetta della loro pizza preferita in una zona più centrale di Londra. La pizzeria diventerà ancora più centrale quando una terza sede aprirà nel quartiere di Fritzovia a fine 2017.
PARTENOMETRO
SMOKING HOT: Santa Maria presenta una pizza di grande formato, proprio come nelle migliori pizzerie del centro storico di Napoli. L’impasto a lievitazione lenta e ben disteso garantisce una base sottile senza precedenti. Gli ingredienti, di ottima qualità e abbondanti sulla pizza, si accumulano in un ammasso di ricchezza e sapore. La pizza è soddisfacente a allo stesso tempo molto leggera. Potreste volerne una seconda.
E voi l’avete provata? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti.
NON VI BASTA? ECCO ALLORA L’ELENCO DI TUTTE LE PIZZERIE NAPOLETANE A LONDRA
2 commenti
ho fatto un pellegrinaggio per mangiare in questa pizzeria
la pizza era molto buona ma come diciamo a Napoli mi ha lasciato “ntufato” fino al giorno dopo (ho mangiato a pranzo).
esprerinza da ripetere con cautela
La pizza migliore di Londra ed ora è presente anche a fulham