AGGIORNAMENTO 02/03/2020: la pagina è stata aggiornata con le nuove pizzerie di Brighton.
2018: il primo Brighton pizza tour
2019: il ritorno
2018: il primo Brighton pizza tour
26 maggio 2018: andare a Brighton per me è sempre un enorme piacere. È la gita fuori porta per eccellenza da Londra: in appena un’ora di treno non solo raggiungi il mare, ma una cittadina viva, ricca, dinamica e alternativa. La città inglese dovrei avrei vissuto più volentieri se non avessi vissuto a Londra. Se non fosse che mi sarebbe mancata la pizza napoletana. Oppure no?
Anche Brighton sta facendo passi da gigante, in quel senso. L’ultima volta che ci sono stato, avevo già avuto modo di visitare una pizzeria napoletana (vedi la mia recensione di Fatto a Mano). E si trattava di due anni fa. Nel periodo della mia assenza sono sorte molte altre pizzerie, e la scena della pizza napoletana a Brighton si è sicuramente fatta molto più vivace.
Per questo motivo ho deciso di organizzare il mio pizza tour a Brighton. E potrà sorprendervi, ma non è stato esaustivo: perché anche in questo caso ho dovuto operare una scelta tra le pizzerie presenti. Non vi starò a dire quali ho scartato o perché (per il mio criterio di selezione potete sempre dare un occhio a questa pagina). Vi basti sapere che anche per il Brighton pizza tour ci sarà in futuro una parte due.
La gita a Brighton è avvenuta in un week end di Bank Holiday, con una giornata stupenda: la città era nel pieno della sua bellezza movimentata, e la tappa in spiaggia prima di cominciare il tour è stata d’obbligo. Ma bando alle ciance: ecco i posti che ho visitato dove mangiare la pizza napoletana a Brighton.
Tappa 1: Purezza, St James’s Street
Non potevo non cominciare dalla pizzeria vegana per eccellenza. Ho già parlato di Purezza nel mio articolo sulla sua apertura a Camden Town. Ma il pizzaiolo e head chef Filippo Rosato mi aveva invitato a provare la sua pizza da ben prima che arrivassero a Londra. Per cui questa è stata l’occasione perfetta: avendola già assaggiata con piacere, non vedevo l’ora di poter godere di nuovo del suo impasto soffice e voluminoso, ma leggero come una nuvola.
Il menù è lo stesso, l’ambiente molto caotico: il ristorante era carico di gente, probabilmente molti anche turisti come noi (abbiamo fatto anche la conoscenza con un paio di ragazzi italiani, anch’essi provenienti da Londra). Attorno alle nostre pizze si respirava un’atmosfera di gioia. Che fosse il sole, il mare, il sabato di festa o l’ottima cucina italiana non aveva importanza: siamo usciti dalla pizzeria soddisfatti. Vi dico qualcosa di più in questa breve recensione.
Tappa 2: Fatto a Mano, North Laine
La pizzeria Fatto a Mano ha avuto così tanto successo negli ultimi due anni che hanno aperto altre due sedi. E vi dirò: originariamente il Brighton Pizza Tour doveva comprendere quattro tappe. Una di queste, proprio la sede di Fatto a Mano a Hove. Purtroppo un incidente di percorso durante la giornata ci ha bloccati e non siamo riusciti a raggiungerla. Per cui siamo andati direttamente alla nuova sede di Fatto a Mano, situato nel bellissimo quartiere delle Lanes. Un quartiere che non si può non amare: i negozietti, le case rustiche, il continuo viavai di gente fa pensare proprio a una classica località di mare mediterranea ma con un tocco tutto British.
Persino la pizzeria è situata con ingresso ad angolo, localizzandosi proprio al centro di un incrocio. Siamo andati in un orario che era praticamente assediata, e siamo riusciti a sederci solo condividendo un tavolo esterno con un’altra coppia: cosa che abbiamo amato, se non è un’esperienza verace questa. Siamo partiti con l’intento di condividere una pizza in due, ma l’impasto leggero ci ha spinti subito verso una seconda scelta. Abbiamo anche avuto modo di conoscere il pizzaiolo Antonio Braccio, responsabile dell’impasto leggero di cui sopra. Vi racconto di più nella mia recensione.
Tappa 3: NuPosto, West Street
Mi è piaciuto subito il nome di questa pizzeria, consigliata da un’amica: evoca molta napoletanità. Ma il locale è totalmente differente: all’aspetto è infatti molto elegante, a partire dall’edificio in cui è collocato, proprio a due passi dalla spiaggia. Una sala enorme, e ben due forni (di cui solo uno attivo quando siamo andati noi, non c’era ancora molta gente). La pizza che ci hanno presentato esteticamente era molto bella, purtroppo peccava in pesantezza, con un cornicione davvero panoso. Ovviamente non so se si sia trattato solamente di un difetto di quella serata, per cui questo posto è da tenere ulteriormente d’occhio, perché le basi per la pizza napoletana ci sono tutte, eccome.
Conclusioni
Brighton l’ho tenuta d’occhio per un po’ e nel corso del tempo ho potuto farmi un’idea della sua offerta di pizza napoletana. Nonostante ciò mi ha sorpreso, perché davvero non potevo aspettarmi che in questa città così piccola si potesse creare così tanta varietà. Forse adesso se decidessi di trasferirmi davvero non avrei problemi di nessun tipo…
2019: il ritorno
Cosa scrissi l’anno prima? Che mi sarebbe piaciuto poter vivere a Brighton e non mi sarebbe mancata la pizza napoletana? Be’, è esattamente quello che è successo. Anche se per un’esperienza a breve termine: nell’ottobre 2019 ho passato un mese a Brighton. E, con molti più giorni a disposizione, ho potuto riempire i buchi che mi mancavano dal tour precedente, oltre che tornare nelle pizzerie fidate. Non solo: ho potuto anche assistere live all’apertura di una nuova pizzeria napoletana! Ma andiamo con ordine…
Fatto a Mano, Hove
Questa era ancora l’ultima sede che mi mancava del piccolo gruppo inglese di pizzerie napoletane, che però vanta uno staff tutto italiano sia al forno che in sala. Tecnicamente non si troverebbe a Brighton, ma nella vicina cittadina di Hove (che però con Brighton costituisce un’unica entità amministrativa). La zona è molto più simile a un elegante quartiere londinese, e questo è rispecchiato dagli esterni dell’edificio dove è localizzata la pizzeria. Ma all’interno ritornano i classici arredi dai toni molto marinarechi. Ma com’è la pizza? Segue lo standard, molto ben impostato dai vari pizzaioli, che garantisce un prodotto uniforme. Ve ne parlo qui.
Purezza, St James’s Street
Perché ve ne parlo di nuovo? Per sottolineare come a distanza di un anno non solo il prodotto non abbia perso minimamente di qualità, ma sia addirittuta migliorato. Filippo Rosato continua con i suoi esperimenti nell’impasto e nelle ricette, ma si avvale anche di un team di fidati collaboratori al forno che si assicurano che le pizze non si spostino di una virgola. Una macchina perfettamente oliata, e che continua a macinare successi: come la Parmigiana Party, vincitrice nel 2018 del National Pizza Award.
Nanninella, Preston Street
L’ultima arrivata è stata per me una sorpresa inaspettata. Solo per caso ho scoperto che proprio dietro la casa dove stavo alloggiando stava aprendo una nuova pizzeria napoletana. Purtroppo non ce l’avrei fatta a vedere l’inaugurazione ufficiale, per cui ho deciso di andare a visitare il locale prima ancora che fosse completo. Lì mi accolto il patron Sergio Ronga, che mi ha fatto partecipe del suo progetto e della sua storia, che io ho raccontato per voi in questo video.
Ma a Brighton ci sono poi tornato agli inizi del 2020: la pizzeria era operativa, e Sergio mi ha gentilmente offerto una pizza. Verace, tradizionale, di una semplicità e bontà estreme. E ve ne parlo in questo articolo, raccontandovi tutta la sua storia.
Conclusioni
Brighton evolve con incedere lento ma deciso. Ma sorprende che una città così piccola, di appena 250mila abitanti, sia in realtà la terza città per numero di pizzerie napoletane nel Regno Unito, dopo Londra e Manchester. Pizzerie, tra l’altro, tutte di ottima qualità. Se non fosse per la Brexit, un pensierino di trasferirmici di nuovo lo rifarei…