Home Regno Unito Nanninella, Preston Street: Brighton e Napoli legati dall’amore per la pizza e il mare

Nanninella, Preston Street: Brighton e Napoli legati dall’amore per la pizza e il mare

di Giuseppe A. D'Angelo

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Nanninella, pizzeria napoletana Brighton

La visita a questa pizzeria risale al 26/01/2020

Io adoro Brighton. Questa cittadina sul mare nel sud dell’Inghilterra offre tutte le caratteristiche di una metropoli come Londra in termini di varietà culturale, servizi, intrattenimento e diversità; ma allo stesso tempo mantenendo uno stile di vita informale e rilassato, sicuramente influenzato da quegli umori pacificanti che solo un contatto dei cinque sensi con la grande distesa azzurra ti possono offrire.

Insomma, da napoletano non è difficile capire perché una città del genere, posizionata sul mare, possa colpire così tanto al cuore. Ma c’è un altro elemento di sorellanza, ed è proprio quello che non ti aspetteresti. O meglio, sì, se leggete questo blog con regolarità: negli ultimi anni Brighton vede una scena della pizza napoletana in continua espansione. E l’ultimo dei suoi ristoranti in tema ha aperto proprio alla fine dello scorso anno: Nanninella, a Preston Street.

Sono particolarmente affezionato a questo luogo, perché vi sono entrato in contatto in un periodo particolare della mia vita. Non scenderò nei dettagli, ma ho vissuto a Brighton per un breve periodo lo scorso ottobre, e solo per caso scoprii che, proprio dietro l’appartamento che avevo preso in affitto, una nuova pizzeria stava vedendo la luce. Riuscii a contattare il proprietario, e ci rimasi un po’ male nello scoprire che l’inaugurazione sarebbe avvenuta di lì a poco, ma purtroppo troppo tardi per me, dal momento che me ne sarei andato dalla città.

Sono comunque troppo curioso, e chiedo comunque se è possibile venire a vedere i lavori del locale: Sergio Ronga, gentilissimo, mi accoglie con molto piacere. E per la prima volta posso assistere in diretta prima ancora che alla nascita di un locale (quella che è determinata ufficialmente dall’inaugurazione al pubblico), alla sua gestazione. Sergio è in piena fase lavori, che sta portando avanti in famiglia assieme al cugino e allo zio saliti apposta dall’Italia per dargli una mano.

Il locale si trova a Preston Street, una delle tante stradine in salita che collega King’s Road, la grande arteria principale della città che costeggia il mare, a Western Road, la lunga via commerciale che prosegue fino a Hove. Ma questa stradina, in particolare, è conosciuta per essere popolata da numerosi ristorantini. E Nanninella prende proprio il posto di uno di essi, collocandosi in una posizione strategica quasi al centro.

Ed è proprio nella sua posizione, anzi nel suo indirizzo, che trova ispirazione Sergio per il nome del locale. Nanninella si trova infatti al 26 di Preston Street. “Nella tombola il 26 è Sant’Anna, la madre di Maria, per cui simbolo di madre, nonna e famiglia, e protettrice delle donne incinte. Io ho una bimba nata da tre mesi, e quando trovai il locale all’epoca la mia compagna era incinta, quindi ci siamo voluti affidare alla protezione di Nanninella”.

Il numero civico 26 svetta con molta creatività ricreato come un enorme numero della Tombola. E questo è solo il primo dei tanti particolari artistici che mi colpiscono del locale, che riesco a intrevedere nella sua interezza anche se ancora in fase di completamento. Sergio mi porta in giro e mi mostra tutti i singoli elementi, dietro ognuno dei quali si nasconde una scelta precisa tutta votata all’artigianalità e al collegamento con le terre del sud.

Il forno a gas, in primis, spedito da Napoli e assemblato direttamente sul posto all’interno del muro, piastrellato con piccole ceramiche di Vietri. Le stesse che ricoprono le pareti in più punti del ristorante donandogli una colorata vivacità. Colori esibiti anche al di sopra dello stesso forno: una copia di un vecchio dipinto macchiaolo dell’800 di Antonino Leto, realizzato dallo zio di Sergio.

“Tutto quello che vedi qui è importato dall’Italia: abbiamo deciso di dare al locale un look fresco, estivo, che richiami al mare esattamente come a Napoli. Perché anche Brighton è una località di mare”. L’allegria dei colori e la solarità di un ambiente caldo ritornano anche nei servizi di piatti, sempre da Vietri, e nella dominanza del legno nelle suppellettili e nelle mensole. Mi innamoro subito del posto, e decido di dedicargli un video, in cui Sergio mi racconta anche la sua storia di come è arrivato a Brighton, e come passando da un lavoro d’ufficio alla ristorazione decide poi di aprire la sua pizzeria.

Purtroppo, lo stato delle cose non mi permette di assaggiare una pizza: anche perché Sergio non è un pizzaiolo, e ancora non c’era stato tempo per fare prove di impasto col suo staff. Fortunatamente, però, riesco a tornare in Inghilterra a gennaio, e il mio primo pensiero è proprio recarmi di nuovo a Brighton per provare la pizza di Nanninella.

Sergio mi racconta che la pizzeria è stata accolta con molta popolarità dalla comunità di Brighton. A quanto pare, anche grazie alla pubblicazione del mio video, che in effetti a distanza di pochi giorni dalla pubblicazione era diventato tra i più visti e commentati della mia pagina Facebook. “Pensa che certe volte mi capitava di camminare per la strada e di vedere persone che mi guardavano e indicavano come se fossi un personaggio famoso”. Cose che succedono in una piccola comunità come quella di una città con appena 250.000 abitanti.

Finalmente però posso mettermi a tavola e provare la pizza realizzata dai fratelli Antimo e Gaetano Verde, a cui Sergio ha dato un’indicazione ben precisa: realizzarla nel nome della tradizione, senza troppi fronzoli o adattamenti ai gusti locali, semplice e buona. Ed è proprio quello che ritrovo in questa pizza dal cuore grande: dimensioni soddisfacenti, abbondanza di ingredienti in perfetta sintonia tra di loro e senza troppi eccessi, e un impasto saporito e leggero, cotto alla perfezione. Insomma, la quintessenza della veracità.

Anche nelle pizze elencate come speciali il resto del menù si muove tra gli ingredienti semplici della tradizione napoletana. Una piccola cucina permette anche dei piccoli antipasti come scugnizzielli, parmigiane, polpette e fritti. Il tutto a prezzi contenuti, in linea con la media di Brighton: dai £6.50 della Marinara ai £12.50 di una pizza col noci, Gorgonzola e olio al tartufo.

Nanninella, 26 Preston St, Brighton BN1 2HN, United Kingdom

Lascio Nanninella pienamente soddisfatto della visita non solo per lo stomaco, ma anche per aver potuto finalmente vedere nella sua forma completa quel locale di cui avevo avuto il privilegio di poter dare uno sguardo nella sua crescita. E sono contento che la pizzeria di Sergio sia un’ulteriore aggiunta di eccellenza e tradizionalità nell’eccitante panorama di Brighton. Una cittadina che continua a gratificare sempre di più chi mostra amore per la vera pizza napoletana.

PARTENOMETRO

VERY HOT: pizza napoletana nel segno della tradizione, leggera, abbondante, succulenta e senza troppe pretese. Inserita in un contesto caldo e vivace che vi farà voglia di restare a Brighton per continuare a vivere quel magico pezzetto del sud in un paese del nord.

ATTENZIONE: il pranzo mi è stato offerto da Sergio. Come sempre, devo invitarvi a fare affidamento alla mia bontà di giudizio ininfluenzabile per darmi credito. Per tutto il resto, date un occhio al disclaimer.

E voi l’avete provata? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti.

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